domenica, settembre 30, 2012

FISICA QUANTISTICA E UNIVERSI PARELLELI

A proposito della fisica quantistica vogliamo ricordare l'esperimento teorico ideato dal fisico Schrodinger che ipotizzava di mettere in una scatola un gatto, una fonte radioattiva aleatoria, un rilevatore di radiazioni, un martello, una fiala di veleno.   Nel caso che la fonte radioattiva emetta una particella, questa sara' captata dal rilevatore che attiva il meccanismo che determina, attraverso la caduta del martello, la rottura della fiala di veleno.  E il gatto morira' .  Ma c'e' solo il 50% di possibilita' che questo possa accadere.  Se infatti dalla fonte aleatoria non viene emessa alcuna particella radioattiva,  il gatto vive.   Per controllare il risultato dell'esperimento  bisogna aprire la scatola.  Solo in quel momento vedremo se il gatto e' vivo o morto.   Per i fisici quantistici, la simulazione di queste due possibilita' crea una  "superimposizione di stati".   Come se nella scatola fossero presenti due gatti, due fonti radioattive, due rilevatori, due martelli  e  due fiale di veleno.   Avremo dunque una funzione d'onda con una superimposizione di stati, tale da implicare la doppia possibilita' del risultato.   Per la fisica quantistica soltanto nel momento in cui apriamo il coperchio e prendiamo atto dello stato del gatto, si collassa la funzione d'onda e una delle due possibilita' si concretizza nel mondo reale.   Nel 1957 il fisico  Hug  Everett elaboro', su base matematica, un'ipotesi che lo porto' ad elaborare scenari ancora piu' audaci.   Everett riprese in considerazione l'esperimento di Schrodinger.  Aprendo il coperchio della scatola, la funzione d'onda collassa e potremo vedere, per esempio, il gatto vivo nel mondo reale.  Ma cosa avviene all'ipotetico gatto morto ?   Everett afferma che questo si trova in un'altra dimensione, in un'altro universo, diverso dal nostro.   In un universo c'e' un osservatore che vede il gatto vivo, mentre  nell'altro universo lo stesso ricercatore vede il gatto morto. E ciascuno dei due pensa che il suo universo  sia quello reale.  Anche successivamente, ogni volta che ciascuno dei due soggetti fara' osservazioni diverse, si avra' un collasso di funzione d'onda, che suddividera' ulteriormente i due universi.   Secondo questa teoria  (applicabile ad ogni tipo di scelta o di osservazione)  avremo un numero infinito di universi, nei quali si realizzeranno tutti gli infiniti eventi possibili e dove saranno presenti infiniti duplicati di noi stessi.   Senza tuttavia che tra questi infiniti universi vi possa essere alcun tipo di comunicazione o interferenza.     

venerdì, settembre 28, 2012

LA MEMORIA E IL TEMPO

La nostra memoria ci consente di rivivere gli eventi passati .  Ed e' proprio attraverso i ricordi, che possiamo risalire la china del tempo. Il passato non muore mai,  finche' ne resta memoria.  Da sempre l'uomo cerca, istintivamente, di crearsi uno spazio nella memoria collettiva,  nel tentativo di impedire che il passare del tempo lo porti verso l'oblio.  Un modo, dunque, per cercare di fermare, in qualche modo, il tempo.   In passato si parlava di  un  "Tempo assoluto",  in cui lo spazio  e il tempo non erano che inerti contenitori di eventi.  Piu' tardi, con la teoria della relativita' di  Einstein, si comincio' a parlare di "Tempo relativo" ,  con complesse interconnessioni   tra tempo, spazio e massa.  Questa teoria ha evidenziato, ragionando per grandi numeri, che l'aumento della velocita'  tende a rallentare il tempo.    Per la piu' moderna Fisica Quantistica, il trascorrere del tempo   nel senso che noi conosciamo, dal passato verso il futuro, potrebbe essere soltanto una illusione dei sensi.  La storia e' sempre stata considerata, per sua natura, legata allo scorrere del tempo.   Ma se poniamo l'ipotesi che il tempo sia solo un'illusione o che il suo trascorrere non sia unicamente unidirezionale  (come viene ipotizzato dalla fisica quantistica), cambiano  il valore e il significato dell'evento storico.  Non serebbe piu' un susseguirsi lineare di eventi,  ma  una  "contemporaneita' oggettiva e una soggettivita'  percettiva"  degli eventi.  Ma questo e' un discorso che ci porterebbe molto lontano.  Niente, neanche il passato, sarebbe piu' definito. Tutto, compresa la storia degli uomini,  sarebbe legato al principio di indeterminazione.   Alla base di queste considerazioni  (sul tempo e non solo) c'e' la fisica quantistica che, grazie alle ricerche di scenziati come  Plank,  De Broglie,  Schrodinger,  Everett, afferma che tutto il mondo materiale  e' costituito da onde, connesse alle particelle atomiche che lo compongono. Si tratta di   "funzioni d'onda"  molto complesse,  che rappresentano tutte le particelle dei corpi materiali.  E i fisici quantistici  affermano che si ha un  "collasso della funzione d'onda"  solo in concomitanza con la presa di coscienza di un evento.  In altre parole, sarebbe la presa di coscienza a determinare l'evento. Il mondo dunque, secondo questa teoria, esisterebbe solo perche' noi lo vediamo.

giovedì, settembre 27, 2012

RIFLESSIONI SULLA MEMORIA

L'uomo vive, giorno dopo giorno, un rapporto dinamico e complesso con le proprie emozioni, con la realta' con cui interagisce e con la propria storia personale.  Tutto cio' condiziona profondamente sia le sue scelte esistenziali, sia la percezione che egli ha di se' stesso. In questo contesto la percezione del presente si integra e si confonde con i ricordi del passato.  E' infatti sulla base della memoria dei propri vissuti  (oltre che sui conflitti esistenziali e sulle emozioni rimosse)  che l'individuo tende a strutturare il proprio stile di vita e la propria identita' personale. Vogliamo sottolineare l'importanza della situazione emozionale che si accompagna alla formazione della traccia mnemonica. Lo stato emozionale e' infatti determinante sia per la conservazione della memoria stessa, sia per la possibilita' di far riemergere il ricordo.   Ogni ricordo puo' subire una rielaborazione o una distorsione interpretativa, che dipendono principalmente dalla personalita' dell'individuo e dalle sue emozioni rimosse.  Ciascuno tende a recepire e ad evidenziare solo cio' che e' maggiormente in linea  col proprio stile di vita.  Tutti i segnali provenienti dal mondo esterno sono infatti sottoposti a distorsioni percettive, per cui non esiste una sola realta' oggettiva,  ma una infinita'  di realta'  soggettive,  che spesso sono in conflitto tra loro.

LA CRISI DEI VALORI E IL MALE DI VIVERE

Mercoledi 26 settembre, presso il Centro Studi Filosofici della Scuola Neoesistenzialista di Montedoglio, in occasione della presentazione della seconda edizione del libro  "Scoprire il senso della vita" di Franca Montanelli e Giancarlo Ezio Noferi di Montedoglio, gli autori hanno parlato sul tema  " il pensiero neoesistenzialista, la crisi dei valori e il male di vivere".

lunedì, settembre 24, 2012

GUARIRE CON LA FILOSOFIA

Alla base del pensiero neo-esistenzialista della  "Scuola di Montedoglio"  c'e' l'immagine di un individuo libero, in grado di gestire questa sua liberta',  con la piena coscienza delle responsabilita' che questo comporta,  ma con la certezza di riuscire a vivere un'esistenza autentica, equilibrata  e  gratificante.  Una caratteristica del pensiero filosofico e' quella di stimolare lo sviluppo cognitivo, favorendo la maturazione  dell'autostima e aiutando a sviluppare uno stile di vita piu' consapevole e  "sano".

domenica, settembre 23, 2012

PHILOSOPHICAL COUNSELING

Si riaprono le porte della                        BOTTEGA  NEO-ESISTENZIALISTA
 Libero scambio e vendita  di parole e pensieri
Il pensiero Neoesistenzialista non e' una filosofia fine a se' stessa, limitata ad una pratica astratta, ma e' una analisi esistenziale  che consente di intervenire sulle questioni pratiche della vita.  La filosofia insegna ad essere liberi. L' Uomo Libero  e'  legislatore di se' stesso e padrone del proprio futuro.  E'   in grado, in ogni momento , di cambiare il proprio progetto di vita.
I valori di riferimento non saranno piu' una gabbia esterna che ci imprigiona,  ma qualcosa di costruttivo, radicato profondamente in noi. 

CREARE IL FUTURO

Creare  il proprio futuro
Sono le nostre libere scelte  a dare un senso al presente e a creare il nostro futuro,  tra tutti i futuri possibili.
CORSO DI FORMAZIONE SUL  "NEO-ESISTENZIALISMO"
Il 25 settembre riprendono le lezioni della St. Rene' Descartes University- NY,  per il corso di formazione su  "Neoesistenzialismo e filosofia quintomondista", diretto da Franca Montanelli.
VIVERE  IL  PRESENTE
 Il presente e' la sola realta' che ci appartiene..... Vivere qui ed ora, e' l'unico modo per esistere veramente.
Soltanto cosi potremo godere, momento per momento, di tutto cio' che la vita ci offre.