giovedì, settembre 27, 2012

RIFLESSIONI SULLA MEMORIA

L'uomo vive, giorno dopo giorno, un rapporto dinamico e complesso con le proprie emozioni, con la realta' con cui interagisce e con la propria storia personale.  Tutto cio' condiziona profondamente sia le sue scelte esistenziali, sia la percezione che egli ha di se' stesso. In questo contesto la percezione del presente si integra e si confonde con i ricordi del passato.  E' infatti sulla base della memoria dei propri vissuti  (oltre che sui conflitti esistenziali e sulle emozioni rimosse)  che l'individuo tende a strutturare il proprio stile di vita e la propria identita' personale. Vogliamo sottolineare l'importanza della situazione emozionale che si accompagna alla formazione della traccia mnemonica. Lo stato emozionale e' infatti determinante sia per la conservazione della memoria stessa, sia per la possibilita' di far riemergere il ricordo.   Ogni ricordo puo' subire una rielaborazione o una distorsione interpretativa, che dipendono principalmente dalla personalita' dell'individuo e dalle sue emozioni rimosse.  Ciascuno tende a recepire e ad evidenziare solo cio' che e' maggiormente in linea  col proprio stile di vita.  Tutti i segnali provenienti dal mondo esterno sono infatti sottoposti a distorsioni percettive, per cui non esiste una sola realta' oggettiva,  ma una infinita'  di realta'  soggettive,  che spesso sono in conflitto tra loro.